Non so se quello che provo sia definibile agitazione. Non è paura, assolutamente. Non è ansia. Penso sia impazienza, più che altro:
non ce la faccio più ad aspettare!
Voglio conoscere la mia bambina,
voglio vedere il suo viso che, già lo so, sarà il più dolce che abbia mai visto,
voglio poterla stringere tra le mie braccia! Per nove mesi lei è stata solo un'idea, un sogno bellissimo, un nome dolcissimo. Adesso non sto più nella pelle:
sta per diventare realtà!
Mi capita di stringere i suoi vestitini e di accarezzare la culla, che è già tutta pronta con le coperte ben in ordine, nel tentativo di sentirla più vicina a me. Lo so, forse è stupido, in fondo lei quegli oggetti non li ha mai visti nè usati, ma mi dà un certo sollievo, quando mi sento giù, perchè mi rendo conto che lei non è solo un sogno, che è una bellissima realtà e presto si farà vedere.
E' buffo, direi. Sono al nono mese di gravidanza, le mie dimensioni sono le stesse di una mongolfiera e Matilda si fa sentire con i suoi calci, eppure io ancora non riesco a crederci. Mi sembra ancora troppo bello per essere vero.
Sto seriamente diventando mamma?
La culla di Matilda, che è la stessa in cui ho dormito io 16 anni fa:
Ma come è possibile amare così tanto una persona che non è ancora nata?