sabato 13 aprile 2013

Alla fine arrivi tu

Matilda non aveva alcuna fretta di nascere, e così il 7 aprile, a 41 settimane e tre giorni di gravidanza, mi ricoverano per l'induzione al parto. Dopo una notte insonne, entro in ospedale il mattino presto e mi vengono fatti alcuni esami. Con me c'è mia madre, agitatissima e impaziente: sono le 11 e ancora non mi hanno fatto l'induzione.
Mi applicano il gel alle 11.30 e mezz'ora dopo le contrazioni iniziano. "Signora, vada a casa, di sicuro partorirà stanotte o domani", così dicono a mia madre, ma lei decide di rimanere. E meno male, perchè un paio d'ore dopo mi trovano dilatata di 5 centimetri e mi mandano di corsa in sala parto, considerando che le cose stavano andando piuttosto velocemente.
Lì faccio l'ennesimo tracciato, non ne posso più, le contrazioni sono forti e l'ultima cosa che vorrei è questa roba attaccata alla pancia! Chiedo di partorire in acqua e poco dopo mi accontentano: entro in vasca ed è un gran sollievo!
Presto inizio a spingere, e lo faccio per un numero di volte che mi pare infinito! Dopo un po' l'ostetrica inizia a dire a mia madre "Guarda, guarda!". Io, piena di speranza, chiedo se si vede la testa...no, si vede quanto spingo forte. "Possibile che ancora non si veda la testa?! Non uscirà mai!!", questi sono i miei pensieri.
E invece ecco la testa che spunta! Matilda è lì, ancora una spinta ed è fuori. Mentre aspetto la prossima contrazione lei scalcia, pare che dica "Dai, mamma, fammi uscire!".
Un'ultima spinta ed eccola, la sento piangere e me la mettono subito sul petto. E' così piccola e non sta ferma  un attimo, è bellissima. Si attacca subito al seno, senza alcuna difficoltà.
Non so bene cosa sia capitato, da quel che ho capito la placenta non è uscita bene e ci sono molti coaguli, comunque sono troppo sfinita per badare a quello che dice il dottore, vorrei solo che la finissero di trafficare là sotto e mi lasciassero riposare un po'! Mi mettono parecchi punti, quando chiedo quanti sono mi dicono solo che sono tanti.
Quello del parto è un dolore che si dimentica, sì, ma ci vorrà del tempo...

La vera magia, comunque, inizia dopo. Inizia quando mi rendo conto che Matilda è esattamente come l'avevo immaginata, che ogni espressione sul suo viso mi sembra di conoscerla da sempre, che ha il profumo più buono che esista su questo mondo, che i suoi occhi neri sono un mare di dolcezza, che la sua voce è la musica più bella che abbia mai sentito, che il mio amore per lei è ancora più grande di quello che credevo.

Matilda oggi ha 6 giorni, ma mi sembra di averla con me da sempre...




2 commenti:

  1. Benvenuta in questo mondo Matilda! Un abbraccio a mamma e piccolina.

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  2. Ciao Noemi!
    Mi chiamo Viola. Ti sto urgentemente cercando. Mi dai un indirizzo e-mail a cui scriverti? Ti ho mandato una richiesta di amicizia su FB. Urgente!
    scrivimi viola.afrifa@gmail.com

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